Progetti Conclusi

Pronto Intervento Sociale

Il servizio di Pronto Intervento Sociale ha lo scopo di fare fronte nell’immediato ad emergenze sociali, in risposta a situazioni di bisogno improcrastinabile, come ad esempio, minori improvvisamente in stato di abbandono, violenze di genere, altre necessità sociali conseguenti ad eventi improvvisi e non prevedibili. Il servizio sarà operativo quando non sia possibile l’intervento diretto dei Servizi Sociali competenti sui territori interessati, durante la notte, nei fine settimana e in altri casi di impossibilità di intervento diretto da parte dei servizi competenti.

Il Servizio è gestito dal Comune di Rovereto, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, tramite gli operatori dell’Unità di Strada della Cooperativa sociale Punto d’Approdo di Rovereto.

Gli operatori del Pronto Intervento Sociale interverranno in presenza nel raggio di 25 km e dando consulenza telefonica oltre questa distanza. Il Servizio Pronto Intervento Sociale troverà pertanto soluzioni di emergenza, per poi procedere alla trasmissione dei relativi casi al Servizio Sociale competente che provvederà alla gestione delle singole situazioni.

Il servizio può essere attivato, per il momento e in via sperimentale, dalle sole forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia locale) intervenute per fare fronte all’emergenza.

https://www.rainews.it/tgr/trento/video/2023/07/pronto-intervento-sociale-assistenza-24-ore-su-24-trento-rovereto-36296dc8-5eb3-491e-bb89-f90e91e83ee0.html

FARm (Filiera dell’Agricoltura Responsabile)

Il progetto FARm (Filiera dell’Agricoltura Responsabile) intende attivare le sinergie pubblico-private nella prevenzione e contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato come sistema organizzativo naturale del lavoro agricolo.

Mira a creare un circolo virtuoso tra imprese, parti sociali e istituzioni per favorire il rispetto dei diritti dei lavoratori in agricoltura, valorizzando la filiera dell’agricoltura responsabile e migliorando l’efficienza dei servizi di intermediazione del lavoro. Il modello della filiera dell’agricoltura responsabile nei territori considerati è sostenuto dall’innovazione giuridico-organizzativa, medico-sanitaria e informatico-tecnologica di cui si fa portatrice l’Università che coordina e opera nelle diverse sedi coinvolte al fine di costruire metodi e strumenti utili per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento e del caporalato in agricoltura.

L’idea di base del progetto è di portare a sistema diverse linee di intervento mediante la valorizzazione degli strumenti della Responsabilità Sociale dell’Impresa (RSI) su cui è fondato il Piano di Azione Nazionale impresa e diritti umani 2016-2021 (PAN), trasformandone gli obiettivi in interventi concreti ed efficaci non solo per l’agricoltura nei territori considerati, ma per l’intero territorio nazionale e in settori produttivi diversi e ulteriori rispetto a quello dell’agricoltura grazie ad una solida rete di supporto al progetto.

L’ obiettivo generale sarà raggiunto attraverso 4 obiettivi specifici:

1. l’emersione di diverse situazioni di vulnerabilità attuale e potenziale nei contesti territoriali coinvolti nel progetto mediante la formazione e il supporto specialistico a presidi mobili chiamati ad intercettare la popolazione a rischio di sfruttamento e caporalato fuori e dentro i luoghi di lavoro;

2. la promozione, nell’ottica dell’empowerment dei beneficiari, intesi sia come vittime di sfruttamento lavorativo che come soggetti a rischio di sfruttamento lavorativo, di un migliore accesso ai servizi di inclusione attiva, tutela psico-fisica e accesso al lavoro;

3. il miglioramento dell’efficienza del sistema di intermediazione pubblico e privato del lavoro agricolo e la valorizzazione di un supporto mirato all’accesso delle vittime di sfruttamento lavorativo e popolazione a rischio al mercato del lavoro in agricoltura in condizioni di legalità mediante soluzioni innovative giuridico-organizzative e informatico-tecnologiche con il supporto delle Università̀ coinvolte nel progetto;

4. la promozione dell’autoregolazione responsabile delle aziende agricole e di una filiera dell’agricoltura responsabile mediante valorizzazione della Rete del lavoro agricolo di qualità̀ con il supporto di modelli giuridici specifici di commercializzazione incentivata dei prodotti agricoli dei territori coinvolti dal progetto.

IL PROGETTO VEDE ……..

COME CAPOFILA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA

E COME ENTI PARTNER:

1. Agenzia metropolitana per la formazione l’orientamento e il lavoro
2. Associazione La strada-Der weg onlus con la Cooperativa Punto d’Approdo e il Centro Italiano Femminile di Trento
3. ASSOCIAZIONE LULE O.N.L.U.S.
4. Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Cremona
5. C.I.M.I. – CASSA INTEGRAZIONE MALATTIA E INFORTUNI
6. CENTRO DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE AGRICOLO
7. CIA AGRICOLTORI ITALIANI
8. Comune di Venezia
9. CONFAGRICOLTURA VENETO
10. CONFEDERAZIONE AGRICOLA ED AGROALIMENTARE REGIONALE DEL VENETO
11. FEDERAZIONE REGIONALE COLDIRETTI DEL VENETO
12. Libera Università̀ di Bolzano
13. Città solare
14. PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – AGENZIA DEL LAVORO
15. Regione del Veneto
16. Università̀ degli Studi di Milano
17. Università̀ degli Studi di Trento
18. Veneto Lavoro