E.V.A è un Progetto cominciato nell’anno 2017, proseguito per tutto l’anno 2018 e 2019 e ora concluso. E’ stato organizzato tramite un bando dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, dalla Fondazione Famiglia Materna con la partnership della Cooperativa Punto d’Approdo, per il potenziamento dei Centri antiviolenza e dei Servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli e per il rafforzamento della rete dei Servizi Territoriali. Punto D’Approdo e Famiglia Materna operano nel territorio di Rovereto ma il loro raggio d’azione si estende a livello provinciale arrivando ad accogliere sull’urgenza anche persone provenienti da tutto il territorio italiano. A seguito della ricerca-azione condotta nel 2013 da parte di Famiglia Materna con il Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, erano stati rilevati peculiari comportamenti, modalità relazionali e capacità di organizzare il pensiero attorno a tematiche emotive ed affettive da parte dei bambini vittime di violenza assistita osservati nei Laboratori di fiabe. Si è voluto quindi utilizzare i risultati della ricerca effettuata nel 2013 per migliorare gli interventi di sostegno ai bambini ospitati con le madri nelle due strutture di accoglienza, coinvolgere un maggior numero di educatori, confermare lo strumento ed il metodo di intervento. Rispetto alla ricerca svolta nel 2013 si è infatti inteso realizzare attraverso il progetto E.V.A:
– La formazione degli educatori dei Centri in contatto con i bambini attraverso un corso di formazione sul tema della violenza assistita con l’obiettivo di porre il personale in grado di cogliere elementi di rischio, guidare il proprio operato e quello della madre per fronteggiare le difficoltà del bambino;
– Durante la formazione pratica gli educatori sono stati protagonisti nella costruzione di tre diverse nuove fiabe da presentare ai bambini, a seconda della loro età, durante i Laboratori;
– Gli educatori hanno acquisito conoscenza e consapevolezza relativamente allo strumento della Fiaba;
– Replicare i Laboratori di fiabe realizzati con il Laboratorio Universitario coinvolgendo il personale educativo precedentemente formato a scopo osservativo e di apprendimento e ulteriormente osservare i bambini della fascia di età compresa tra i 3 e gli 11 anni nell’uso di strumenti narrativi e del linguaggio simbolico;
– Fornire gli educatori di metodologie operative e strumenti sia osservativi che di intervento educativo/riabilitativo;
– Fornire sostegno scolastico individualizzato e di gruppo ai bambini vittime di violenza assistita;
– Dare supporto alle madri che lo necessitano per i rapporti con gli insegnanti.
Le figure professionali formate col Corso potranno, a seguito dell’esperienza maturata con il “Laboratorio di fiabe” condotto dal Laboratorio di Osservazione e Diagnosi Funzionale di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, utilizzare uno strumento di osservazione con indicatori che consenta loro di identificare precocemente eventuali dinamiche disfunzionali nei bambini esposti alla violenza per definire interventi e strategie educative. Il progetto rivolge particolare attenzione alla relazione madre bambino ed il sostegno alla genitorialità.